L’eresia catara
Il desiderio di
rinnovamento diffuso nella Chiesa intorno all’anno Mille, oltre a determinare la rifondazione dei tradizionali ordini monastici, ebbe riflessi anche nella vita dei cristiani laici, affascinati dall’idea di un
ritorno alle radici evangeliche.
Spesso il desiderio di rinnovamento era condiviso dalla stessa Chiesa, anche se le principali istanze provenivano dalla
base dei fedeli e potevano essere o essere considerate
eresia.
Con questo termine si intende una dottrina (cioè una specifica visione su alcune questioni religiose, per esempio la transustanziazione) o un movimento religioso (per esempio un ordine monastico) che deviano rispetto alla posizione ufficiale della Chiesa.
Di eresia si parla per la prima volta nella seconda lettera di
Pietro: “Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri, i quali introdurranno fazioni che portano alla rovina, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina”. (2 Pt 2,1).
Tra i movimenti più diffusi ci fu quello dei
Catari (dal greco
katharós, “puri”), detti anche
Albigesi. Credevano nella
gnosi (conoscenza) diretta del divino, senza la mediazione dei preti, rifiutavano i
beni materiali e tutte le pulsioni edonistiche (cioè la ricerca di gratificazione) della
carne; credevano nella
reincarnazione e che Dio e il male avessero pari dignità. Erano convinti che la vita fosse una lotta tra il
bene, cioè Cristo e il Dio del Nuovo Testamento e il
male, cioè Satana e il Dio dell’Antico Testamento. Accusavano la Chiesa di essere
corrotta dall’avidità di
beni materiali.
Si stabilirono in
Linguadoca e nelle città di
Albi,
Carcassonne e
Tolosa.
Nel 1207
papa Innocenzo III, dopo il fallimento dei tentativi di conciliazione dei monaci cistercensi e dei frati predicatori, indisse contro i catari una
crociata, finita nel 1229.
Guidati da
Simon de Montfort (che morirà nel 1218), i crociati conquistarono Albi e Béziers nel 1209 e
sterminarono la maggior parte degli Albigesi impossessandosi delle loro terre.
Piccoli gruppi sopravvissero in aree isolate e furono perseguitati dall’
Inquisizione fino alla fine del XIV secolo.