SEZIONE 3 - MORFOLOGIA
UNITÀ 2 - IL NOME E L’ARTICOLO
  
                            


CAPITOLO 1: IL NOME - 1.1 IL NOME E IL SUO VALORE LESSICALE


"Il primo ………… di ………… è una ………… di ………… o troppo fredda o troppo calda, non riesci a capirci niente, siamo tutti tirati.

Togliendo alcune parole dall’esempio proposto, ci accorgiamo subito che è impossibile comprendere il testo, nonostante la presenza dei verbi. Soltanto rimettendole al loro posto il testo riacquista il suo significato, perché esse identificano ciò di cui si parla.
Le parole che ci permettono di designare ogni cosa di cui vogliamo parlare, persone, animali, oggetti, azioni, entità reali o irreali, qualità fisiche o mentali, concetti, sentimenti e così via sono i nomi.

Il nome è la parte variabile del discorso che serve a designare, identificare e distinguere tutto ciò che esiste sia nella realtà concreta sia nella mente umana.

Il nome è definito anche sostantivo (dal latino substantivum, “autonomo”, “che può stare a sé”), perché identifica autonomamente ogni realtà: esso è sufficiente, da solo, a richiamare nella nostra mente ciò che per convenzione rappresenta.
Assieme al verbo, esso costituisce la struttura fondamentale di qualunque messaggio; è impossibile, infatti, immaginare un testo di senso compiuto privo di nomi, se non in particolari contesti (per esempio, un dialogo: “Vieni anche tu?”, “Arrivo!”).
Il nome è quasi sempre preceduto dall’articolo, con il quale ha un forte legame.
Qualsiasi altra parte del discorso, se è preceduta dall’articolo, può essere sostantivata, cioè usata in funzione di nome:

• un aggettivo – Come unire l’utile al dilettevole? – Nel film i buoni vincono e i cattivi sono sconfitti.
• un pronome – Non dirlo ai miei, per favore. – Alla fine arrivano i nostri a suon di tromba.
• un verbo – Il bere gli ha rovinato la vita. – Trovo molto faticoso l’alzarmi presto ogni mattina.
• un avverbio – Bisogna pensare al domani. – Il meglio deve ancora arrivare.
• una congiunzione – Se fa così, ci sarà un perché! – Incontriamoci: il quando lo decideremo in seguito.
• una interiezione – Un semplice grazie mi sarebbe bastato! – Ho sentito un ehi e mi sono girato subito.

La categoria grammaticale del nome è molto ampia (il numero dei nomi è praticamente illimitato) e, più di altre, si modifica continuamente nel tempo; per questa sua grande varietà, anche la classificazione e la descrizione dei nomi risulta complessa. Nei paragrafi seguenti analizzeremo il nome in relazione al significato, alla struttura, alla forma.


                            


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