1 - LA FAVOLA
  
                            





LE CARATTERISTICHE DELLA FAVOLA - DEMO


CHE COS’È LA FAVOLA
La parola “favola” deriva dal latino fabula, che significa “racconto”. È un testo narrativo breve, che contiene un insegnamento. I protagonisti sono, infatti, soprattutto animali che parlano e agiscono come esseri umani per far riflettere sulle conseguenze di comportamenti giusti o sbagliati.

I PERSONAGGI
I personaggi delle favole sono pochi, in genere animali, più raramente piante, oggetti, persone e, nella tradizione greca e latina, anche divinità.

Ciascun personaggio rappresenta un vizio o una virtù tipici degli esseri umani: per esempio, il leone è prepotente, il lupo è malvagio, la volpe è astuta, l’agnello è mite, la tartaruga è saggia e così via. Anche se umanizzati, i personaggi non sono descritti in modo dettagliato, ma con pochi tratti che permettono di identificare subito il pregio o il difetto di cui sono esempio e di comprendere facilmente l’insegnamento contenuto nella favola.

I personaggi non ritraggono sempre lo stesso vizio o la stessa virtù. Questi ruoli possono cambiare nelle diverse tradizioni culturali: per esempio, nel mondo orientale la rana è astuta, nelle favole cinesi la tortora è saggia, in quelle arabe lo sciacallo è furbo. Tuttavia, anche nelle favole di Esopo e Fedro, i due più antichi e importanti autori di questo genere, si possono incontrare lupi sprovveduti e volpi sciocche.

LA STRUTTURA
Nella sua forma più semplice, la favola si articola in tre momenti.
• La situazione iniziale è il punto da cui parte la vicenda narrata, spesso con la presentazione dei personaggi.
• Lo sviluppo si ha quando si verifica un evento che modifica l’equilibrio iniziale; da lì si ha lo svolgimento, con azioni e dialoghi.
• La conclusione (o situazione finale) può essere positiva o negativa.
La morale, se presente, può comparire all’inizio o alla fine della storia.

IL TEMPO E LO SPAZIO
Il tempo in cui avvengono i fatti è accennato in modo generico (Una volta, Una sera, Un giorno ecc.).
Lo spazio può essere indicato (in una foresta, lungo un ruscello ecc.), ma non è descritto dettagliatamente.

IL LINGUAGGIO E LE TECNICHE NARRATIVE
La favola, che è in origine un genere popolare tramandato oralmente, cioè a voce, presenta di solito uno stile piuttosto semplice, costituito da frasi brevi e un linguaggio essenziale. Possono comparire dialoghi con pochi scambi di battute fra personaggi o monologhi, cioè parole o frasi pronunciate da un solo personaggio che si rivolge a sé stesso.

LA MORALE
Lo scopo della favola è fornire un insegnamento, un consiglio, che è espresso attraverso la morale. La breve storia raccontata è un esempio per far riflettere sugli effetti di certi comportamenti e quindi su ciò che è bene o male, giusto o sbagliato.
La morale può essere esplicita, se è espressa direttamente nel testo, oppure implicita, se rimane sottintesa, ovvero non scritta. In quest’ultimo caso, è il lettore stesso che deve ricavarla ragionando sulla vicenda narrata.


                            


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