Gli imperi coloniali alla fine dell’Ottocento

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Descrizione

Il periodo che spazia tra il 1871 e il 1914 è noto con il nome di Età dell’Imperialismo: in quegli anni, infatti, le principali potenze d’Europa si diedero alla conquista di gran parte del mondo, creando imperi di straordinarie dimensioni.

Certo, numerosi territori oltremare erano già da tempo nelle mani degli Stati europei: in quegli anni, però, esplose una spasmodica ansia espansionistica, che li portò a contendersi ogni spazio disponibile. L’Africa venne occupata interamente, con la sola eccezione dell’Etiopia, mentre il Giappone rimase l’unico paese asiatico indipendente. Esso, anzi, partecipò alla corsa imperialistica, occupando la Corea, creando una propria zona di influenza in Cina e confrontandosi addirittura con la Russia, sua diretta concorrente nel tentativo di assoggettare la Manciuria (1905).

Per gli europei del tempo, convinti della propria superiorità rispetto alle altre popolazioni del globo, l’esito della guerra russo-giapponese fu scioccante: per la prima volta, infatti, l’esercito di un Paese asiatico riusciva a prevalere su una grande potenza europea.

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