Il profeta Daniele



Michelangelo raffigura Daniele intento a scrivere su un leggio. In grembo tiene un grande libro, sorretto da un putto. È quello stesso libro che Dio gli ordinerà di chiudere sino alla fine dei tempi: «Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta» (Daniele 12, 4). Daniele, dunque, sta scrivendo le sue profezie, che attinge da un volume il cui significato apparirà chiaro alla fine dei tempi, ma che per il momento rimane misterioso e inaccessibile.
 
<< 
© SEI - Società Editrice Internazionale p.a. - Torino