Il profeta Giona (particolare)


La figura del profeta



Giona si contorce per guardare a bocca aperta il Creatore, che nella scena della Genesi che lo sovrasta è raffigurato proprio nel primo atto della creazione, quello di separare la luce dalle tenebre. In questo preciso istante – come scrive lo storico Timothy Verdon – Giona afferra l’inimmaginabile nesso tra l’autorità assoluta di Dio e la sua primordiale creatività. «Il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra», come lo chiama Giona (1, 9), ha autorità su tutte le cose perché ne è l’Autore; ma appunto come Autore non sopporta di perdere quel che ha fatto. Sin dall’inizio del mondo, il suo proposito è la salvezza di tutte le sue opere, degli ebrei come dei pagani. Guardando indietro verso l’inizio della creazione, Giona capisce l’infinita pietà di Dio verso quello che ha fatto, capisce che in Dio creazione e salvezza sono due fasi inseparabili del medesimo processo.
 
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