Il profeta Zaccaria
Zaccaria è da considerarsi il profeta dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme: è chiaro dalla collocazione dell’affresco che lo raffigura. Questo, infatti, è posto proprio sopra il portale d’ingresso alla Cappella che il Santo Padre varcava solennemente la Domenica delle Palme, dando inizio, con la rievocazione, appunto, dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, ai riti della Settimana Santa.
Altro elemento importante a proposito della collocazione dell’affresco è la sua vicinanza ai pennacchi nei quali sono raffigurate le storie di Giuditta e Oloferne e di Davide e Golia. Nel suo libro, Zaccaria annuncia che Dio vuole liberare il suo popolo, rendendolo come «spada di un eroe» (9, 13) contro i nemici.
Mettendo in relazione questo annuncio con i personaggi che lo affiancano nei pennacchi, Michelangelo evidenzia il fatto che Giuditta e Davide sono appunto la «spada» che libera Israele. Questa loro funzione “liberatoria” – nei rispettivi casi dall’oppressione assira (Giuditta) e filistea (Davide) – rimanda ancora una volta alla figura di Gesù, “liberatore” per eccellenza di tutto il genere umano dal peccato.