La classificazione dei complementi

2 - Gli elementi che espandono la frase / I complementi

Punteggio: 80%    80 quesiti corretti    20 quesiti sbagliati

Difficoltà: 1/3

Completa il testo.

I complementi si suddividono in categorie: , legati direttamente al ; , legati al da una ; , formati da o .

Difficoltà: 1/3

Seleziona i complementi diretti.

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1. Mi hai chiamato tu poco fa? È comparso il tuo nome sul display, ma non sentivo la voce.

2. Dopo aver chiuso la porta, la mamma si è accorta che non aveva le chiavi, così ha dovuto aspettare sul pianerottolo il mio rientro.

3. Qualcuno ha buttato per terra dei mozziconi di sigaretta, nonostante ci sia un cartello indicante un apposito contenitore.

4. Il pubblico ha applaudito i musicisti al termine del concerto e ha chiesto il bis.

5. Mi è spuntato un bernoccolo perché ho battuto la fronte contro il muro camminando al buio.

6. Se aguzzi lo sguardo, vedrai anche tu all’orizzonte dei puntini sempre più grandi: sono le barche dei pescatori.

Seleziona
Mi la voce la porta le chiavi il rientro dei mozziconi un contenitore i musicisti il bis la fronte lo sguardo dei puntini

Difficoltà: 3/3

Individua i complementi indiretti.

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Jusuph percepisce le voci dei suoi compagni, ma le parole galleggiano nel vuoto: gli suonano annebbiate, così come gli sembra assurda la città in cui ora vive. Anche in Algeria ci sono l’autunno e l’inverno, ma la cattiva stagione dura poco e poi esplode la primavera. Qui la nebbia sembra eterna, come la sua solitudine. Considera i suoi compagni dei marziani, non solo perché parlano una lingua che lui non conosce ancora bene, ma anche per l'indifferenza da cui è circondato, perciò si sente un pesce fuor d'acqua.

(da P. Marzocchi, I ragazzi della Bolognina, Torino, SEI)

Seleziona
dei compagni nel vuoto gli gli in cui in Algeria per l'indifferenza da cui fuor d'acqua

Difficoltà: 3/3

Seleziona i complementi avverbiali.

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Jusuph percepisce le voci dei suoi compagni, ma le parole galleggiano nel vuoto: gli suonano annebbiate, così come gli sembra assurda la città in cui ora vive. Anche in Algeria ci sono l’autunno e l’inverno, ma la cattiva stagione dura poco e poi esplode la primavera. Qui la nebbia sembra eterna, come la sua solitudine. Considera i suoi compagni dei marziani, non solo perché parlano una lingua che lui non conosce ancora bene, ma anche per l'indifferenza da cui è circondato, perciò si sente un pesce fuor d'acqua.

(da P. Marzocchi, I ragazzi della Bolognina, Torino, SEI)

Seleziona
ora poco poi Qui non solo ancora bene perciò
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