Tutta l'umanità è una famiglia

«Voi siete tutti fratelli» ha rammentato Gesù ai suoi discepoli (Matteo 23, 8) e questo implica l'amarsi «gli uni gli altri con affetto fraterno» ha spiegato Paolo di Tarso (Romani 12, 10).

Non si tratta semplicemente di coltivare in modo astratto buoni sentimenti, ma di realizzare l'agápe con azioni coerenti con l'amore che Gesù ha insegnato, vivendo in pace, assicurando la giustizia, facendosi carico dei bisogni altrui – soprattutto di quelli dei più deboli e indigenti – anche quando gli altri fossero nemici.

Nella sua ultima enciclica sociale, la Fratelli tutti, (Assisi - 4 ottobre 2020, la prima enciclica a essere firmata fuori dalle mura del Vaticano), papa Francesco, riprendendo molti concetti espressi più volte in varie occasioni nel corso del suo pontificato sul tema della fratellanza fra tutti gli uomini, ha presentato il suo "sogno" di una nuova umanità fondata sulla fraternità universale e sull'amore sociale (n.6), suggerito dalla figura e dall'esempio di Francesco d'Assisi, colui che ha ispirato il suo nome da pontefice.

Francesco d'Assisi, il "fratello universale"

San Francesco, spogliatosi di ogni possesso e ricchezza, è divenuto il fratello universale, non solo di tutti gli uomini, ma della Creazione divina nel suo complesso (da lui celebrata nel suo famoso Cantico delle creature).

Figlio di un ricco mercante di stoffe, a un certo punto della sua gioventù dorata, si rende conto della futilità di un'esistenza esagerata, e - rapito dalla dolcezza dello sguardo del crocefisso bizantino della Chiesa di San Damiano - vive una profonda conversione interiore (scaturita da una vera e propria crisi esistenziale), che lo induce a cambiare il suo destino.
Il matrimonio con Madonna Povertà (come rievoca Dante Alighieri nell'XI canto del Paradiso) si traduce nella rinuncia di ogni agio e di tutto il superfluo.

Questa scelta radicale deriva proprio dalla comprensione della fraternità universale di tutti gli esseri viventi: non solo degli altri esseri umani (i seguaci della comunità da lui fondata che si chiameranno significativamente "frati", i poveri, i lebbrosi, gli ultimi, i "piccoli" di cui parlava Gesù), ma anche della Terra, dell'Acqua, del Fuoco, del Sole, della Luna, delle Stelle, di tutta la Natura creata, insomma.

Tutto, avendo la stessa origine, dà luogo alla fraternità terrena.

Una fraternità universale

L’enciclica Fratelli tutti, facendo riferimento al Santo di Assisi, richiama l'urgenza della pratica della Carità e l'importanza della fraternità universale e dell'amore senza frontiere.

L'appello a riconoscere l'appartenenza a un'unica famiglia umana da parte di tutta l'umanità è diventato particolarmente impellente in seguito alla pandemia da Coronavirus che nel 2020 ha travolto il mondo.

«Siamo tutti nella stessa barca» ha rammentato il Papa nella preghiera del 27 marzo 2020 e tutta la sua catechesi in tempo di Covid è stata caratterizzata dal monito che nessuno si salva da solo: occorre farsi carico tutti insieme di un destino comune e solo questo può dare una speranza di salvezza.

La cooperazione e la solidarietà sono state presenti nelle parole del Papa durante tutta la pandemia e la crisi sociale ed economica che ne è seguita, insieme con l'auspicio che un'esperienza così drammatica potesse almeno insegnare all'umanità qualcosa di positivo: siamo tutti fratelli, perché tutti apparteniamo alla famiglia umana.