L'interdipendenza tra gli uomini

L'articolo 2 della Costituzione italiana ricorda i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale che ogni cittadino ha nei confronti degli altri e nell'articolo 53 ribadisce: «tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva».

A livello europeo, il Trattato di Lisbona (2007) sancisce la solidarietà internazionale.

La solidarietà è sostegno concreto e assistenza reciproca che unisce i membri di un gruppo. La sua etimologia, che rimanda al latino solidus, "solido" ci fa capire che il corpo sociale (inteso proprio come qualcosa di fisico, "massiccio") è solidale quando è coeso, perché ciascuno ha la consapevolezza di far parte di un insieme che è quella comunità di cui parlavamo sopra e che si realizza solo se ci si sente reciprocamente responsabili.

La solidarietà va a strutturare anche i legami sociali, a partire dal riconoscimento dell'interdipendenza tra gli uomini: nessuno basta a sé stesso, tutti abbiamo, strutturalmente, bisogno degli altri.

La necessità di un intervento istituzionale

Questa responsabilità deve essere realizzata a ogni livello: poiché ci troviamo di fronte a problemi di grande portata, la soluzione definitiva non risiede solo a livello individuale (ogni cittadino solidale con gli altri), ma politico: ogni Paese che ha più ricchezza deve sostenere i Paesi poveri.

Da un punto di vista istituzionale si tratta di promuovere programmi di sviluppo, eliminare la corruzione, promuovere l’istruzione, cancellare i debiti, fare investimenti con banche e imprese eticamente e giuridicamente corrette.

Questa necessità è avvertita a livello globale e la Chiesa ne sottolinea l'urgenza.

Papa Francesco, in un videomessaggio all’ONU nel settembre 2020, in occasione dei 75 anni dell'Organizzazione mondiale intergovernativa, dopo che la prima ondata della pandemia da Covid aveva aggravato la situazione della povertà e portato allo scoperto il grave stato di disuguaglianza che regna nel mondo, ha affermato l’esigenza di: «una rinnovata corresponsabilità mondiale, di una solidarietà fondata sulla giustizia e sul compimento della pace e l’unità della famiglia umana, progetto di Dio per il mondo».

Quindi, ha chiesto espressamente di cancellare il debito ai Paesi più poveri, e di abolire tutti i paradisi fiscali per i più ricchi del Pianeta.

La solidarietà: un pilastro della vita sociale

Oltre all'orientamento al Bene comune, infatti, un altro pilastro della vita sociale, secondo la Chiesa è costituito dal valore della solidarietà.

Essa ha una lunga tradizione nell'insegnamento cristiano, che invita a prendersi cura del prossimo, tant'è che nell'enciclica Fratelli tutti (2020) papa Francesco fa riferimento alla parabola del Samaritano come narrazione simbolica e paradigmatica (n. 56 e sgg.).

La presentazione della parabola si completa con un interrogativo esistenziale perentorio: «Con chi ti identifichi? Questa domanda è dura, diretta e decisiva. A quale di loro assomigli?» (n. 64).

La riflessione sulla solidarietà non deve essere solo teorica, ma si traduce immediatamente in un esame di coscienza: «Ogni giorno ci troviamo davanti alla scelta di essere buoni Samaritani oppure viandanti indifferenti che passano a distanza» (n. 69).