Fedeli al Cristo

Nel Nuovo Testamento la figura di Gesù, il Cristo, è quella per mezzo della quale sono mantenute tutte le promesse di Dio («tutte le promesse di Dio in lui sono "sì"» 2Corinti 1, 20) e nella quale si manifesta in pienezza la fedeltà di Dio («Degno di fede è colui che vi chiama» dice Paolo di Tarso ai Tessalonicesi, 1Tessalonicesi 5, 23 e «Il Signore è fedele», 2Tessalonicesi 3, 3).

Il cristiano è invitato a imitare la fedeltà di Gesùse siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso» 2Tessalonicesi 2, 13) e ad avere fede in lui (“fedeli” sono chiamati i suoi seguaci), perché è la fedeltà ad essere la prova del suo amore autentico: «Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore» (Giovanni 15, 9-10). «Questo è l'amore: camminare secondo i suoi comandamenti. Il comandamento che avete appreso da principio è questo: camminate nell'amore» (1Giovanni 1, 6).

L'amore, come vedremo, è il cuore del messaggio cristiano.