Il fact-checking

Durante la quinta conferenza internazionale #GlobaLFactV (2018), dedicata al mestiere recente del fact-checking (letteralmente, "verifica dei fatti"), impegnato a fronteggiare il fenomeno ormai globale delle fake news, la giornalista russa Anna Zafesova (una fra gli esperti invitati a parlare dal Poynter, l'istituto di ricerca Usa dedicato a migliorare il giornalismo) ha affermato:

«È un fenomeno in crescita e non esiste un solo responsabile e un'unica ricetta, per combattere le fake news e la propaganda ci vuole uno sforzo di tutti noi.
In primo luogo, dei giornalisti: la prudenza, l'attenzione, la precisione nel lavoro non sono mai troppi. […]
Dobbiamo non avere paura a contraddire i politici, a non offrire loro l'occasione di fare comizi senza contraddittorio, e a rendere loro difficile dire bugie.
Dobbiamo studiare di più, coinvolgere esperti nei campi più svariati, per offrire un'informazione ragionata, argomentata e aggiornata su un mondo sempre più complesso, senza fermarci alla superficie».

I fact-checker colgono in fallo i politici, ma anche i giornalisti.

I social network e i motori di ricerca hanno già cominciato a impegnarsi a non diffondere notizie false, collaborando con i media e con i fact-checker per non trasformarsi in veicoli di bufale, che, in molti casi, possono costituire un pericolo reale per la vita civile.

Vita civile

La vita che riguarda la comunità organizzata dei cittadini (dal latino civis) e che regola la loro convivenza e il rapporto con le istituzioni della società.