L'intuizione e l'emozione del bello

L’intuizione di una perfezione che è al di sopra di noi, nel caso della bellezza, fa sì che alcune cose ci paiano belle senza che sappiamo spiegarcene la ragione.

Oggi i neuroscienziati cercano una spiegazione di tipo biologico alla fruizione e alla produzione di ciò che produce in noi l'emozione del bello (infatti, sta prendendo piede una nuova disciplina chiamata neuroestetica).

Ci troviamo, comunque, di nuovo nell'ambito che coinvolge le percezioni della coscienza umana, quindi di fatto siamo di fronte a un mistero.

«È un errore diffuso», scrive lo scrittore tedesco Hermann Hesse «pensare che basti andare in un bel luogo per essere vicini alla “Natura” e attingerne forze e consolazione». Certo, stare all’aperto porta benefici, ma in genere se ne colgono «solo gli aspetti più superficiali e meno essenziali e si tralascia il meglio», perché «la Natura non ti si getta certo ai piedi - non più di quanto lo facciano l’arte e la cultura - e in particolare alla gente di città, impreparata, essa richiede un’infinita dedizione prima di disvelarsi».