L'ebbrezza di Noè

Noè lavora la terra

Cam

Un figlio di Noè

Il volto di Noè
Il fatto
Secondo la tradizione, Noè, dopo il diluvio, inizia a coltivare la vite e a creare il vino. A questo si ricollega l’episodio noto come l’"ebbrezza di Noè". Ubriaco per il troppo vino bevuto, il patriarca si addormenta, completamente ignudo: per questo viene deriso dal figlio Cam. Dopo il suo risveglio, Noè, accortosi dell’irrisione del figlio, lo maledice.
sant’Agostino interpretava l’irrisione di Noè da parte di Cam come immagine profetica di Cristo schernito, mentre vedeva in Noè coltivatore della vigna un’immagine dell’incarnazione di Cristo.
Più in generale, l’umiliazione del patriarca, causata dai frutti della vigna, allude al Verbo che si umilia accettando d’incarnarsi nella “vigna” d’Israele.
Negli affreschi della volta ci sono altri due esempio di umiltà vittoriosa sull’orgoglio: gli episodi di Giuditta e Oloferne e di Davide e Golia. Una donna e un fanciullo, creature “umili” per definizione, hanno saputo liberare il popolo eletto dai nemici.
Dopo il Diluvio, dai figli di Noè nasceranno le generazioni future. Sem sarà il capostipite della famiglia di Abramo, che la Bibbia indica come il Padre di tutte le genti: «In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra» (Genesi 12, 3).
La maledizione di Cam, che ha osato deridere e offendere il padre (violando il quarto comandamento), trova eco in molti testi biblici: «Chiunque maltratta suo padre e sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui» (Levitico 20, 9).
La parola
Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna.
Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all’interno della sua tenda.
Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori.
Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto.
Quando Noè si fu risvegliato dall’ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; allora disse:
«Sia maledetto Canaan!
Schiavo degli schiavi
sarà per i suoi fratelli!».
Disse poi:
«Benedetto il Signore, Dio di Sem,
Canaan sia suo schiavo!
Dio dilati Iafet
e questi dimori nelle tende di Sem,
Canaan sia suo schiavo!»
Genesi 9, 20-27