“Come l’acqua versata nell’olio va a fondo, così i dannati precipiteranno verso il basso, e caduti a terra continueranno a pesare, perché diverse colpe giù li gravano al fondo. Vinti dalla brutalità delle passioni, saranno ridotti a una vita puramente animale, mentre la loro anima affoga e muore. Di fronte al loro abisso chiuderanno gli occhi. Nella loro scelleratezza si capovolgero a Dio, e il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli”.
I Dannati cacciati dal Paradiso
I Dannati all'Inferno
Autoritratto del Signorelli
Nella parte superiore dell’affresco, sullo sfondo di un cielo azzurro e sereno, le figure degli arcangeli armati si contrappongono a quelle dei demoni sulla destra che portano all’Inferno i Dannati.
Colpisce in questa lunetta la giungla di corpi umani nudi e demoni dalla pelle colorata: una scena densa di allusioni simboliche e grottesche.
Un demone blu, con un corno in fronte, solleva una prosperosa donna contro la sua volontà.

I DANNATI ALL’INFERNO (Scena tratta dal ciclo del Giudizio Universale, Luca Signorelli, 1499-1502, Cappella di San Brizio, Duomo di Orvieto)