SEI Editrice
LA CAPPELLA SISTINA - A cura di Enrico Badellino
 

I salvati alla sinistra di Cristo (particolare)


san Sebastiano



Terzo patrono di Roma dopo Pietro e Paolo, proprio per questo motivo ha un posto tra i santi del Giudizio. Michelangelo lo raffigura con in mano le frecce, simbolo del suo martirio. Secondo le cronache, fu membro delle guardie imperiali sotto Massimiano e Diocleziano e approfittò della sua posizione per proteggere i cristiani e diffondere il vangelo. Scoperto, rifiutò l’abiura e fu condannato a morte col supplizio delle frecce. Sopravvissuto miracolosamente, invece di fuggire affrontò nuovamente l’imperatore. Fu flagellato a morte sul Palatino e il suo corpo fu gettato in una cloaca perché non fosse ritrovato. Sebastiano apparve in sogno a una matrona, indicò ove si trovava il corpo e le ordinò di seppellirlo vicino alla tomba dei santi Pietro e Paolo sulla via Appia.
 
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