La creazione di Adamo
Giorgio Vasari (pittore, architetto e storico dell'arte), che vedeva nella Creazione di Adamo la materializzazione di uno dei più alti ideali della cultura del Rinascimento, ovvero la suprema dignità dell’uomo, descrive Adamo così: «figurato di bellezza, di attitudine e di dintorni, di qualità che è par fatto di nuovo dal sommo e primo suo creatore, più tosto che dal pennello e disegno d’uno uomo tale».
E davvero fatta “a immagine e somiglianza” di Dio, la figura di Adamo diventa espressione assoluta della dignità umana di fronte al divino.
L’uomo, che è culmine della Creazione, si fa dunque per Michelangelo autentico “specchio del divino”: il gesto con il braccio teso di Adamo è speculare a quello del Signore e l’esaltazione delle facoltà spirituali dell’uomo diventa inseparabile da quella della sua bellezza fisica.