La creazione di Eva
La Creazione di Eva si trova esattamente al centro della volta della Sistina e l’importanza di tale collocazione è dovuta ad almeno due ragioni principali:
1) Eva, madre di tutti i viventi, può essere intesa come “figura” di un’altra madre importante, Maria, a sua volta considerata “immagine” della Chiesa;
2) Eva, nata dalla costola di Adamo, allude alla Chiesa, “nata” simbolicamente dal sangue e dall’acqua sgorgati dal costato di Gesù crocifisso.
Più che dal fianco di Adamo, profondamente addormentato, Eva sembra sorgere dalle rocce dietro di lui e si protende con le mani giunte verso la figura del Creatore. Questi, avvolto in un ampio manto, la fissa intensamente e la invita ad alzarsi con un gesto della mano.
I corpi di Adamo ed Eva appaiono decisamente più giovani rispetto a quelli raffigurati nella scena del Peccato originale: sembrano quasi adolescenti.
Giorgio Vasari (pittore, architetto e storico dell'arte), contemporaneo e amico di Michelangelo, descrive la Creazione di Eva in modo essenziale ma efficace. Definisce le figure ignude dei progenitori: «l’un quasi morto per esser prigion del sonno e l’altra divenuta viva e fatta vigilantissima per benedizione di Dio». Con queste parole sottolinea i complessi significati simbolici della raffigurazione.