La separazione della luce dalle tenebre

La figura di Dio

Il senso del movimento
Il fatto
Tre riquadri della volta della Cappella Sistina sono dedicati da Michelangelo ad altrettante fasi della Creazione così com’è descritta nel primo libro della Genesi.
Abbiamo, nell’ordine:
– la Separazione della luce dalle tenebre (versetti 1-5);
– la Separazione della terra dalle acque (versetti 6-10);
– la Creazione degli astri e delle piante (versetti 11-19).
Seguono: la Creazione di animali, pesci e uccelli – quinto giorno (versetti 20-25) – e, nel sesto giorno, la Creazione dell’uomo e della donna (versetti 26-31).
La Creazione, dunque, avviene secondo un ordine crescente, scandita da un’espressione di compiacimento: «E Dio vide che era cosa buona».
Anche se è impossibile affrontare questi testi partendo da un confronto con le scienze moderne, rimane valido il principio che li sottende: Dio è unico, trascendente, anteriore al mondo, creatore dal quale il mondo ha avuto origine per sua esplicita e diretta volontà.
La parola
In principio Dio creò il cielo e la terra.
Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
Genesi 1, 1-5