SEI Editrice
LA CAPPELLA SISTINA - A cura di Enrico Badellino
 

Il serpente di bronzo (particolare)


Un particolare



Un suggestivo particolare del tumultuoso groviglio dei corpi colpiti dal veleno dei serpenti mette in risalto «le bellissime teste che gridano e arrovesciate si disperano» descritte con ammirazione nel XVI secolo da Giorgio Vasari (pittore, architetto e storico dell'arte). In effetti, vi è una certa analogia tra il frenetico groviglio dei corpi di coloro che soccombono al morso dei serpenti e il gruppo dei dannati che Michelangelo dipingerà – circa una trentina d’anni dopo la volta – sulla parete del Giudizio Universale.
 
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