Ellisse e ovale

L’ellisse è una figura geometrica che storicamente è stata utilizzata per pochi tipi di costruzione e solo in alcuni periodi e tradizioni architettoniche. Gli esempi di applicazione riguardano comunque edifici di grande importanza.
Nell’architettura di Roma antica il ricorso alla pianta ellittica era tipico per la costruzione di anfiteatri, ove si svolgevano i giochi. Questa figura geometrica non venne utilizzata per altri tipi di costruzione né per parti di esse, se non in rari casi in età tardo-imperiale. In età medievale e rinascimentale il ricorso alle geometrie ellittiche fu molto limitato, in sostanza riscontrabile unicamente in alcuni archi rampanti. Durante il 1500 si registrò una ripresa nell’uso di forme geometriche ellittiche, anche se spesso realizzate con costruzione di ovale. L’applicazione più importante dell’ellisse-ovale fu nelle chiese barocche. Essa consentiva infatti di impiegare una disposizione longitudinale (caldeggiata dalla Chiesa dopo il Concilio di Trento) all’interno di un edificio a pianta centrale. La geometria ellittica si prestava comunque alle esigenze estetiche dell’epoca, come dimostra il suo vasto impiego nella’architettura civile, nel disegno dei giardini e nelle figure delle pitture dell’epoca (ad es. nelle nature morte raffiguranti strumenti musicali). Era infatti considerata una forma più dinamica rispetto a quella circolare. L’ellisse venne di nuovo scarsamente utilizzata a partire dalla metà del 1700 fino a pochi decenni or sono. Negli ultimi anni si assiste ad un rinnovato interesse per le geometrie ellittiche, riscontrabile sia negli oggetti di uso che nel disegno di importanti edifici.


Piazza San Pietro in Vaticano