Superfici sferiche ed emisferiche

Costruzioni a pianta circolare con copertura emisferica sono state realizzate fin dai primordi dell’umanità e sono presenti in civiltà “primitive” sopravvissute fino ai nostri giorni, eseguite con molteplici materiali e tecniche costruttive, dalle capanne in legno intrecciato e paglia ai blocchi di ghiaccio degli igloo. Nell’architettura monumentale occidentale furono soprattutto gli antichi romani in età imperiale ad utilizzare, in edifici a pianta centrale (edifici con due o più assi di simmetria in cui ogni parte è relazionata al centro), la cupola emisferica su base cilindrica; i Romani pervennero ad essa in virtù di secoli di affinamento e le loro realizzazioni rimasero a lungo insuperate anche dalle moderne tecniche costruttive in calcestruzzo. Prima dei Romani le tecniche costruttive a disposizione, ad esempio degli antichi Egizi, basate su materiali quali la pietra o l’argilla, non facilitavano la esecuzione di edifici monumentali derivati dalla sfera, limitando la loro applicazione ad edifici quali granai o, nelle costruzioni civili, a cupole di copertura di ambienti di dimensione non elevata. La tradizione costruttiva romana e le coperture emisferiche in ambienti a pianta centrale continuarono nel corso del Medioevo sia nel mondo cristiano cattolico, che cristiano ortodosso, che islamico, fino ad essere nuovamente studiate alla fonte a partire dal 1400. A partire da metà Ottocento fino ai giorni nostri il ricorso alla cupola emisferica risultò tuttavia limitato ad occasioni ed edifici particolari.


Sezione orizzontale di abitazione primitiva Somala (Agal)
Abitazione primitiva Somala (Agal)