L’espansione dell’Asse nel 1942

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Descrizione

Nella prima fase della seconda guerra mondiale, l’avanzata tedesca sembra inarrestabile. È anzi proprio questa la ragione per cui, il 10 giugno 1940, l’Italia fascista entra nel conflitto. Prima di allora, Mussolini aveva fatto sapere a Hitler che l’Italia sarebbe stata pronta alla guerra soltanto nel ‘41.

I travolgenti successi tedeschi, però, in Polonia, in Scandinavia e anche in Francia, lo inducono a modificare i suoi piani, nel timore che il conflitto abbia termine senza che l’Italia possa approfittarne, prendendosi Nizza, la Corsica, la Tunisia e una parte delle altre colonie francesi in Africa. Le cose andranno, però, diversamente. Il folle sogno di Hitler, desideroso di assoggettare alla Germania l’immenso territorio russo, si scontra con l’imprevista resistenza dell’Armata Rossa, che, a partire da Stalingrado, dà inizio alla riscossa degli Alleati.

A Occidente, intanto, entra in campo un nuovo contendente, gli Stati Uniti d’America, forti di un apparato bellico e industriale di gran lunga superiore a quello delle potenze dell’Asse. A partire dal 1942, sono ormai gli Alleati a prendere l’iniziativa: la Germania è costretta ad arretrare.

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L’espansione dell’Asse nel 1942
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