Padiglioni eptagonali a Villa Gualino (Torino)

La costruzione di Villa Gualino iniziò a cavallo fra gli anni Venti e gli anni Trenta del 1900 su commissione dell’industriale Riccardo Gualino. Questi fu successivamente esiliato per le sue posizioni antifasciste e l’edificio fu destinato alla funzione di Colonia elioterapica. La struttura venne completata nel corso degli anni ’30 ed è stata oggetto in anni recenti di ristrutturazioni. Nella zona sottostante alla villa vera e propria è riconoscibile un rarissimo esempio di utilizzo di elementi a pianta eptagonale, posti agli snodi di una composizione complessa di fabbricati. Uno snodo esagonale avrebbe allargato troppo il cortile ed allungato i fabbricati, uno ottagonale troppo poco. Da qui l’originale ricorso all’eptagono.

Immagine degli anni del fascismo che ritrae una manifestazione di "balilla" su una terrazza eptagonale della villa
Assonometria del complesso
Planimetria della zona sottostante con gli snodi eptagonali. Dai disegni del progetto originale degli architetti (fratelli Clemente e Michele Busiri-Vici)