Dopo il Concilio di Clermont (1095), durante il quale il papa Urbano II esorta i cristiani d’Occidente a intervenire in aiuto dei loro fratelli bizantini, pressati dall’assedio turco, si diffonde in Europa il sogno di restituire alla cristianità i luoghi Santi del vangelo, da secoli sottoposti al dominio musulmano.
Influenzati dalla propaganda di predicatori impetuosi e fanatici, in molti si avviano verso la Palestina. Alcuni, soprattutto poveri, si sentono investiti di una missione divina. Altri, specie tra le file dell’aristocrazia, sono alla ricerca di gloria, bottini e nuovi feudi. Il loro esercito è male armato e poco addestrato, ma si ingrossa di città in città, portando con sé infiniti saccheggi, violenze e assassinii, soprattutto ai danni delle comunità ebraiche.
A dispetto delle difficoltà, la spedizione avrà successo e porterà alla formazione di diversi Stati “cristiani”, destinati ad avere una vita più o meno lunga. Uno di questi nuovi regni avrà sede a Gerusalemme, conquistata nel 1099, ma cesserà di esistere già nel 1187. L’ultima roccaforte cristiana, San Giovanni d’Acri, passerà in mano araba nel 1291. L’epoca delle crociate, in quel momento, potrà dirsi chiusa.
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La prima crociata