Le colonie americane nel 1776

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Descrizione

Tra il 1607 e il 1732, sulle coste atlantiche dell’America settentrionale, l’Inghilterra aveva dato vita a tredici colonie, che col passare del tempo si erano rese via via più autonome e insofferenti verso l’autorità di Londra. Il punto di rottura fu raggiunto nel 1773, quando la città di Boston si ribellò all’imposizione del monopolio inglese sul commercio del tè.

Pochi mesi più tardi, i delegati delle 13 colonie si riunirono nel Congresso di Filadelfia, proclamando la non-importazione, il non-consumo e la non-esportazione da e per l’Inghilterra. Gli inglesi reagirono allora con la guerra, dando indirettamente inizio alla rivoluzione americana (1775). Dopo alterne vicende militari, il conflitto vedrà, infatti, la vittoria delle 13 colonie “ribelli”, che il 4 luglio 1776, con la Dichiarazione d'indipendenza, si proclameranno libere da ogni vincolo con la corona britannica.

Sarà l’atto di nascita degli Stati Uniti d’America. Negli anni immediatamente successivi comincerà l’espansione verso ovest, ai danni delle colonie francesi e spagnole, ma soprattutto dei nativi americani.

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