PIETRO

CHI È

Il suo nome era Simone, che Gesù stesso mutò in Cefa, in ebraico “pietra”, da cui, appunto, Pietro. Non più giovanissimo, sposato, forse padre di una figlia, lavorava come pescatore a Betsaida, sul mare di Galilea, e forse anche lui, come suo fratello Andrea, era discepolo di Giovanni Battista. Dopo la morte di quest’ultimo, Gesù chiamò Pietro e Andrea mentre erano intenti a pescare, da cui la famosa frase ove Gesù afferma che farà diventare entrambi “pescatori di uomini”. Da questo momento Pietro, che riconosce in Cristo il Messia, accompagnò costantemente Gesù. Il suo cammino, tuttavia, pur contrassegnato da una fede assoluta, fu costellato da slanci e debolezze che rendono la sua figura particolarmente umana, ricca e sfaccettata. Per difendere Gesù, nell’orto del Getsemani, fu pronto a usare la spada, ma poco dopo lo rinnegò per ben tre volte, pentendosene poi amaramente. Camminò sul mare in burrasca incontro a Gesù, sorretto dalla fede, ma poi fu colto dal dubbio e sarebbe annegato se Gesù non gli avesse teso la mano. La sua fede fu così totale e incondizionata da valergli, da parte di Gesù, l’assegnazione del compito fondamentale di tutta la sua vita: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Matteo 16,18). Queste parole sanciscono il primato di Pietro tra gli apostoli, e introducono il suo ruolo di “custode” delle chiavi del Paradiso. Questa posizione privilegiata ha fatto di Pietro, fin dai primi secoli dell’era cristiana, uno dei santi più raffigurati nell’iconografia.