1 D’in su la vetta... antica: Dalla cima della vecchia torre, che è il campanile della chiesa di sant’Agostino, in Recanati.
2 passero solitario: è una varietà di passero, più grosso degli altri, che ama vivere appartato.
3 finché non more il giorno: fino al tramonto.
4 erra: si diffonde.
5 gli altri augelli... giri: gli altri uccelli (augelli), felici, fanno mille giri volando nel cielo sgombro di nubi (libero).
6 pur festeggiando... migliore: festeggiando anch’essi la loro giovinezza.
7 tu pensoso: il poeta si rivolge al passero e sembra dirgli (parlando nello stesso tempo a se stesso): tutto ciò che è stato scritto in precedenza vale per gli altri, ma tu invece...
8 miri: osservi.
9 non ti cal: non t’importa.
10 trapassi: trascorsi.
11 dell’anno e di tua vita il più bel fiore: la primavera e la giovinezza, che è la primavera della vita, il periodo più felice e spensierato.
12 costume: abitudine, modo di vivere.
13 Sollazzo: divertimenti. È oggetto, insieme a riso, dell’espressione seguente non curo (v. 22): io non tengo in considerazione (non curo) i divertimenti e il riso.
14 della novella età dolce famiglia: amabili compagni della giovinezza (novella età).
15 german: fratello.
16 sospiro acerbo de’ provetti giorni: doloroso rimpianto dei giorni della vecchiaia.
17 io non so come: neppur io so perché.
18 romito, e strano: solitario ed estraneo.
19 del viver mio la primavera: la mia giovinezza.
20 ch’omai cede alla sera: che ormai volge verso il tramonto.
21 si costuma: si è soliti.
22 per lo sereno: attraverso il cielo sereno.
23 tonar di ferree canne: un rimbombo di fucili fatti sparare a festa.
24 di villa in villa: da un gruppo di case all’altro.
25 e mira ed è mirata: e guarda ed è guardata.
26 Io, solitario: corrisponde al tu pensoso, in disparte (v. 12); come il passero, anche il poeta si ritira in disparte e si chiude nella sua solitudine.
27 in questa rimota parte: verso questa parte deserta.
28 ogni diletto e gioco: ogni piacere e ogni divertimento.
29 indugio in altro tempo: rimando ad altro momento.
30 il guardo: lo sguardo; è oggetto di mi fere (mi colpisce), mentre il soggetto è il Sol: il sole mi colpisce lo sguardo.
31 aprica: luminosa.
32 lontani monti: dell’Appennino.
33 cadendo si dilegua: scompare tramontando.
34 par che dica... vien meno: e sembra dire che anche la felice gioventù scompare.
35 Tu: introduce la terza strofa, dove il poeta mette a confronto il comportamento del passero con il suo; infatti al v. 50 troviamo, in corrispondenza al tu del v. 45, a me.
36 solingo augellin: solitario uccellino.
37 che... le stelle: che il destino ti assegnerà.
38 del tuo costume: tuo modo di vivere.
39 non ti dorrai: non ti pentirai.
40 ché... vaghezza: perché ogni vostra scelta (vaghezza) è solo dipendente dall’istinto.
41 se di vecchiezza... impetro: se non ottengo (impetro) di evitare l’odiata soglia della vecchiaia. Se, cioè, non avrò la fortuna di non diventare vecchio.
42 muti... core: i miei occhi saranno insensibili e indifferenti al cuore degli altri.
43 e lor fia vòto il mondo: e il mondo sarà (fia) per essi privo di ogni attrattiva (vòto).
44 e il dì futuro... tetro: e il futuro sarà ancora più pieno di insoddisfazione e più cupo di quanto sia il presente.
45 che parrà di tal voglia?: che cosa mi sembrerà di questo mio desiderio (di starmene solitario)?
46 pentirommi: mi pentirò.
47 ma sconsolato: ma senza possibilità di conforto.
48 indietro: verso l’età della giovinezza, che non può ritornare.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.