Pur trattandosi di un episodio marginale rispetto alla battaglia vera e propria, che occupa buona parte del film, la sequenza del colloquio di Leonida con gli efori riassume le principali caratteristiche di 300: in particolare la commistione di fantasia e storia in una sintesi fortemente stilizzata sia dal punto di vista delle immagini, sia da quello dei personaggi, dei loro ruoli e delle loro azioni.
Gli efori erano magistrati-sacerdoti e rappresentavano una delle istituzioni in cui si articolava il potere a Sparta. Nel film sono raffigurati come anziani malati e pervertiti.
Leonida illustra agli efori il proprio piano disegnandolo sulla sabbia. Il piano corrisponde in effetti alla strategia degli Spartani, ma non indica il ruolo degli altri Greci impegnati nella guerra contro i Persiani. È altrettanto vero che le decisioni dei re spartani erano sottoposte
al controllo degli efori.