Solito mondo futuro post apocalittico e neo medievale dove le differenze sono paurosamente amplificate e il potere è super concentrato e le garanzie democratiche hanno fatto un salto indietro di secoli. Eppure la suggestione resta, per la solita ragione: l'eroe solitario che si batte contro la deriva è la metafora del concetto americano di libertà e di individualismo che risulta intramontabile. Chicago, malridotta, separata dalla devastata e pericolosa terra di nessuno da sbarramenti fortificati. Sotto il comando di una lady di ferro bionda e inflessibile, la società è divisa in cinque fazioni tra loro competitive: Intrepidi, Abneganti, Eruditi, Pacifici e Candidi. Al raggiungimento della maggiore età ciascun cittadino è tenuto a scegliere in che campo stare. Può essere lo stesso della famiglia di origine o un altro. L'impavida Tris, Abnegante di provenienza, sceglie gli Intrepidi. In realtà - e pochi fidatissimi lo sanno - il suo problema è di essere una Divergente. Identità intollerabile e severamente punibile. Non è consentito collocarsi fuori dagli schemi, pensare con la propria testa. Ovvio e spettacolare.
(tratto da: P. D’Agostini, Tris come Katniss eroina "divergente" in un futuro postapocalittico, in “La Repubblica”, 3/04/2014)