Secondo il Martirologio Romano, Simone si festeggia il 28 ottobre insieme a Giuda Taddeo:
“Festa dei santi Simone e Taddeo, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o “Zelota”, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui»”.
- È patrono di numerose località in Italia e nel resto del mondo.
- Per via della sega, strumento del suo martirio, protegge quanti lavorano al taglio della legna, del marmo e della pietra in genere.
L’affresco, contemporaneo e di gusto decisamente naïf, testimonia tuttavia della vasta diffusione del culto dell’apostolo a livello popolare anche in terre lontane. Alzando le braccia al cielo, Simone, segato in due, riceve la luce della Grazia divina, esplicitata dall’apparizione, nell’alto dei cieli, della Santissima Trinità tra un coro di cherubini e angeli musicanti.