Tra i fenomeni cui si assiste in Europa al volgere dell’Anno Mille, uno dei più significativi è la rinascita delle città, che fioriscono soprattutto nell’Italia centro settentrionale, accrescendo la loro importanza grazie a una forte espansione dei commerci e dell’artigianato.
Orgogliosi del loro nuovo benessere e desiderosi di maggiore autonomia, i cittadini più in vista – i cosiddetti borghesi – decideranno, in molti casi, di sottrarsi all’autorità dei signori feudali, associandosi tra loro e fissando nuove regole di convivenza.
Il comune, in fondo, non è nient’altro che questo: “fare comune” significava infatti, a quei tempi, “mettersi in società”. In breve tempo, “facendo comune”, moltissimi centri urbani si trasformeranno in tanti piccoli Stati indipendenti, battenti moneta e dotati di potenti eserciti.
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I comuni italiani (XI-XIII secolo)