Ugolino di Nerio, Pala di santa Croce, particolare dei santi Simone e Giuda Taddeo, 1317-1327, tempera su tavola, Londra, National Gallery.
Accomunati, secondo la leggenda, nel martirio, Simone Zelota e Giuda Taddeo sono spesso raffigurati insieme.
Maestro di Rio Frio, san Giuda, particolare della predella della Pala di san Martino, 1500 ca., foglia d’oro, olio e tempera su tavola, Castres, Museo Goya.
Giuda Taddeo, di cui vediamo qui il particolare, è spesso ritratto insieme ad altri apostoli: nella seconda predella della Pala di san Martino appare infatti accanto a san Paolo, san Simone Zelota, san Giacomo Minore, san Matteo e san Tommaso.
Giuda Taddeo, al centro, nell’affresco di Correggio, Visione di san Giovanni Evangelista, 1520-1522, Parma, Chiesa di san Giovanni Evangelista.
Anonimo, san Giuda Taddeo, seconda metà secolo XVII, olio su tela, Ordine dei Terziari Francescani, Lima (Perù).
Anonimo, Il miracolo del Mandylion di Edessa, fine XVII secolo, inchiostro e sanguigna su carta, Parigi, Museo del Louvre.
L’opera raffigura il momento in cui Giuda Taddeo presenta al re di Edessa, Abgar, il mandylion recante impresso il volto di Gesù. Al sovrano, animato da una profonda fede in Cristo, bastò adorare il sacro lino per guarire miracolosamente dalla lebbra.
Lorenzo Ottoni, san Giuda Taddeo, 1712, marmo, Roma, Basilica di san Giovanni in Laterano.
Edmond Lechevallier-Chevignard, san Giuda Taddeo, 1882, matita, inchiostro e acquarello su carta, Chantilly, Museo Condé.