La sua vocazione è narrata nel Vangelo che egli stesso scrisse. Il fatto avviene subito dopo la guarigione del paralitico da parte di Gesù, allorché la folla “fu presa da timore e rese gloria a Dio” (Mt 9,8). Subito dopo, quando il clamore per il miracoloso evento non si è ancora placato…
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.(Matteo 9,9)
Anche il Vangelo di Marco narra della vocazione di Matteo, che qui viene chiamato “Levi, il figlio di Alfeo”. Le circostanze sono le stesse: dopo la guarigione del paralitico, Gesù chiama Matteo e questi lo segue, ma subito dopo l’evangelista precisa che Gesù si reca a mangiare in casa dello stesso Levi. Il fatto che questi sia un pubblicano, dà ai farisei un’occasione per criticare il comportamento di Gesù, giudicato “scandaloso” secondo l’ortodossia ebraica.
Passando, [Gesù] vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».(Marco 2,14-17)
Anche Luca chiama Matteo “Levi” e ritorna sul motivo del banchetto che questi imbandisce in casa propria in onore di Gesù.
Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».(Luca 5,27-32)