L’espansione della Germania di Hitler nel 1938-39

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Descrizione

Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler riceveva l’incarico di formare un governo. Finiva, in quel momento, la Repubblica di Weimar: in pochi mesi, il partito nazista avrebbe dato vita a un feroce Stato totalitario, cancellando ogni libertà.

Gli obiettivi di Hitler, tuttavia, erano ancora più ambiziosi: egli, infatti, intendeva restituire alla Germania la potenza perduta e lo “spazio vitale” che riteneva necessario a competere con la potenza inglese e francese. La prima mossa del nazismo in questa direzione fu, nel 1935, l’occupazione militare della Renania, regione che, pur essendo formalmente un territorio tedesco, secondo gli accordi di Versailles avrebbe dovuto restare “smilitarizzata”.

Nel marzo 1938, con un nuovo colpo di mano, la Germania proclamò l’annessione dell’Austria, mentre pochi mesi più tardi occupò, in Cecoslovacchia, la regione dei Sudeti, abitata in gran parte da tedeschi. Francia e Inghilterra protestarono duramente, ma, temendo una nuova guerra mondiale, non intervennero, sperando che le pretese naziste si fossero finalmente placate.

Non era così: l’anno successivo, il Führer occupava l’intera Boemia e la Moravia, trasformandole in un protettorato, mentre il 1° settembre aveva inizio l’invasione della Polonia. Fu quello il punto di non ritorno. In quella stessa data, cominciava la seconda guerra mondiale.

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