Discendente degli Asburgo d’Austria, dei reali di Spagna e dei duchi di Borgogna, Carlo V acquistò, nel primi anni del ‘500, un potere immenso. Giovanissimo, ereditò, infatti, la signoria sull’Austria, sui Paesi Bassi, sulla Franca Contea, sulla Spagna, sull’Italia meridionale e sui territori che gli spagnoli avevano da poco conquistato nel Nuovo Mondo.
Venne eletto imperatore nel 1519, suscitando le speranze di chi vide in lui il restauratore dell’impero universale: il sovrano destinato a riportare la pace e la giustizia sulla terra, ottemperando alla volontà divina. La realtà fu, però, molto diversa.
Il regno di Carlo V fu segnato da continue guerre, combattute soprattutto con il potente regno di Francia. L’imperatore, inoltre, dovette confrontarsi con la riforma protestante e con la ribellione dei principi tedeschi di fede luterana, intenzionati a rendersi autonomi dall’autorità imperiale. Carlo V abdicò da tutti i suoi titoli nel 1556, cedendo la Spagna, le Fiandre, i territori italiani e le colonie americane al figlio Filippo. Lasciò invece al fratello Ferdinando i territori austriaci e la corona imperiale.
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L’impero di Carlo V