Tommaso, secondo la tradizione, avrebbe subito il martirio e sarebbe stato sepolto in India, a Calamina, oggi Chennai, sobborgo di Mylapore. Da qui, nel III secolo, le spoglie furono trafugate e portate a Edessa, poi, insieme alla pietra tombale, trasferite sull’isola di Chios. Infine, nel 1258, giunsero a Ortona grazie a Leone Acciaiuoli, capitano delle galee ortonesi alleate di Venezia contro Genova. Da allora le reliquie di Tommaso sono custodite a Ortona nella concattedrale a lui intitolata.
La chiesa risale al XII secolo, ma l’aspetto moderno della facciata è dovuto alla ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale, durante la quale la chiesa era stata gravemente danneggiata dai bombardamenti.
La chiesa sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, l’apostolo subì il martirio. Eretta nel XVII secolo ma profondamente rimaneggiata in epoca moderna, conserva alcune ossa attribuite a san Tommaso.