Le grandi esplorazioni tra il XV e il XVI secolo

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Descrizione

L’età del Rinascimento è anche l’epoca delle grandi scoperte geografiche: imprese mai tentate prima, che furono certamente favorite dal nuovo interesse per la natura e dalla rinnovata fiducia nelle possibilità dell’uomo.

Agirono, però, anche altri fattori: innanzitutto, la perdita del controllo degli europei sui traffici nel Mediterraneo, ormai monopolio dei turchi; inoltre, la necessità, per le grandi monarchie, di reperire nuove scorte di metalli preziosi; infine, i progressi tecnici conseguiti nell’ambito dell’ingegneria navale, che con l’introduzione della caravella permisero di affrontare con minori rischi i lunghi viaggi oceanici.

La scoperta dell’America, avvenuta nel 1492, si deve a una spedizione spagnola. I primi a muoversi furono, però, i portoghesi, che fin dalla prima metà del ‘400 esplorarono le coste dell’Africa occidentale. Finché, con il passaggio del Capo di Buona Speranza, non aprirono una nuova, importante via commerciale, che consentirà di raggiungere l’India e la Cina via mare.

Si deve invece a Ferdinando Magellano, un portoghese al servizio della Spagna, il progetto più straordinario di tutti, realizzato tra il 1519 e il 1521: compiere per la prima volta il giro del globo terrestre.

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