La
strategia introdotta dalla Commissione europea per incrementare le competenze
digitali prende in esame la diffusione dell’Intelligenza Artificiale (IA). A
quest’ultima viene riconosciuto un ruolo cruciale per lo sviluppo in
diversi settori (sanità, economia, mondo del lavoro), dove vengono automatizzate
numerose mansioni. Naturalmente
non si tratta di un percorso semplice e occorre soppesare con attenzione
eventuali rischi, se si vuole raggiungere l’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030 che
riguarda lavoro dignitoso e crescita economica per ogni individuo e società. In
un’epoca in cui le IA generative (quelle che possono creare nuovi contenuti come testi,
immagini, video e musica in risposta a specifiche istruzioni chiamate prompt)
sono in continuo incremento, cresce la preoccupazione che queste tecnologie
possano sostituirsi agli esseri umani, riducendo
le nostre abilità comunicative. Tuttavia, paradossalmente, comunicare in modo
efficace con le varie IA richiede, da parte di chi elabora i prompt, una
sempre maggiore abilità.
Un uso etico dell’IA
Paolo Benanti (1973, consigliere papale sui temi dell’IA, riguardo l’etica e la tecnologia,
nonché Presidente del comitato etico del CentIA , membro
del New Artificial Intelligence Advisory Board fondato dal segretario
dell’ONU Antonio Guterres nel 2023 per definire una governance internazionale dell’Intelligenza Artificiale in vista del Summit del futuro 2024e presidente della
Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’informazione del Dipartimento
per l’informazione e l’editoria del Consiglio dei Ministri dal 2024) ritiene che il dibattito sulle intelligenze
artificiali debba focalizzarsi sulle questioni
etiche, riflettendo sull’utilizzo che si fa di questi strumenti. Secondo il suo
parere, vanno sviluppate metodologie
affidabili, eque, inclusive e sostenibili per affrontare le sfide sociali
contemporanee. Egli ha coniato il termine “algoretica” per enfatizzare la necessità di
dotare gli algoritmi di princìpi etici, affinché l’umanità utilizzi questi
sistemi per scopi morali, rispettosi della dignitàumanae volti
al Bene.
«Per fronteggiare le domande che ci pone la macchina dobbiamo guardare
alla comprensione profonda della natura umana e delle relazioni interpersonali.»
Questa visione etica della tecnologia
trova eco nel concetto di “cuore intelligente”, elemento centrale del messaggio
per la 58a Giornata per le Comunicazioni sociali di papa Francesco (2024). Dopo aver
constatato che l’evoluzione dell’IA «sta modificando in modo radicale anche
l’informazione e la comunicazione e, attraverso di esse, alcune basi della
convivenza civile », il
Papa evidenzia che «solo dotandoci di uno sguardo spirituale, solo
recuperando una sapienza del cuore, possiamo leggere e interpretare la novità
del nostro tempo e riscoprire la via per una comunicazione pienamente umana».
Un vincolo giuridico a tutela delle persone
L’esigenza di regolamentare le aree e le modalità di utilizzo delle
tecnologie intelligenti è culminata nell’emanazione da parte del Parlamento e
del Consiglio dell’Unione Europea dell’AI ACT (maggio 2024), il primo
trattato internazionale giuridicamente vincolante volto a garantire il rispetto
dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia nell'uso dei
sistemi di IA.
Il documento,
che anche i Paesi extraeuropei possono ratificare, «definisce un quadro giuridico
che copre l'intero ciclo di vita dei sistemi di IA e affronta i rischi che essi
possono comportare, promuovendo al contempo un'innovazione responsabile».
Da giugno 2024
è operativo nell’organigramma della Commissione europea l'AI Office, un
ufficio amministrativo che deve coordinare l'applicazione dell'AI Act e
sorvegliare che le autorità locali si muovano nel solco di quanto esso prevede.
L'opinione delle religioni
Il 9 e 10 luglio 2024, Hiroshima ha ospitato lo storico evento multireligioso AI Ethics for Peace. L’incontro, organizzato da vari partner religiosi, ha riunito rappresentanti di undici religioni mondiali per delineare
l’importanza di un uso etico delle IA nel promuovere la pace. Papa Francesco ha salutato l’evento con un
messaggio: «Includere nel
governo delle IA le ricchezze culturali dei popoli e delle religioni è una
chiave strategica per il successo del vostro impegno per una saggia gestione
dell’innovazione tecnologica».
Un
buon uso delle intelligenze artificiali, rispettoso del primato della
persona umana e dell’uguaglianza, è centrale nel pensiero religioso
e accademico. Molti studiosi di varie discipline sottolineano l’importanza di
salvaguardare i valori umani valutando l’impatto dell’IA sul benessere, mirando
a gestire il progresso per il bene comune.
Nel
settembre 2024, lo show-how interattivo Orbits-Dialogues with intelligenceguidato dal filosofo Luciano Floridi(1964) ha incominciato a
esplorare questi temi. Il tour internazionale è incentrato sull’unicità dell’essere umano e la centralità irrinunciabile del suo ingegno,
discutendo di come l’IA stia trasformando il mondo della comunicazione e del
lavoro.
Si definiscono “intelligenze artificiali” quei sistemi informatici che possono emulare le abilità cognitive complesse dell’essere umano come il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la risoluzione di problemi. Sono inoltre in grado di adattarsi a condizioni e richieste esterne variabili, utilizzando algoritmi avanzati e modelli matematici per analizzare dati, prendere decisioni e migliorare autonomamente le proprie prestazioni. Le intelligenze artificiali si stanno diffondendo molto rapidamente, trovando applicazione in un numero sempre più vasto di ambiti, tra cui la medicina, la finanza, l’ingegneria robotica, i trasporti, la sicurezza e l’educazione.
È un vertice internazionale delle Nazioni Unite che si è tenuto nel settembre 2024, pensato per riunire i leader mondiali e trovare un nuovo consenso sulla gestione delle sfide globali presenti e future. L'evento è culminato nell'adozione del "Patto per il Futuro", un documento programmatico che mira a rafforzare la cooperazione multilaterale e ad affrontare minacce cruciali come cambiamento climatico, conflitti, sicurezza alimentare, pandemie e rischi tecnologici. Il Summit punta a modernizzare la governance globale per adattarla a un mondo più complesso e interconnesso, riaffermando i principi della Carta delle Nazioni Unite e creando le condizioni per una migliore attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Tra gli organizzatori vi sono la Pontificia Accademia per la Vita, Religions for Peace Japan, Abu Dhabi Forum for Peace degli Emirati Arabi Uniti, Commissione per le relazioni interreligiose del Gran Rabbinato di Israele. All’incontro erano presenti anche i massimi rappresentanti del Governo giapponese e delle Big Tech Microsoft, IBM e Cisco.