La relazione tra speranza e migrazione è un legame profondo e indissolubile che definisce l'esperienza di milioni di persone in tutto il mondo.
La causa per cui si migra è, il più delle volte, la disperazione – cioè, l’esatta antitesi della speranza – a fronte di povertà, miseria, della consapevolezza di assenza di futuro
nel luogo dove si è nati e cresciuti e in cui si vive. La speranza nasce infatti da una mancanza: quella di condizioni minime per una vita dignitosa e sicura perché minata dall’indigenza
e dalla violenza di guerre e persecuzioni.
La speranza, in questo contesto, è un sentimento potente che alimenta il sogno di un futuro in cui le generazioni a venire possano avere accesso all'istruzione, all’assistenza sanitaria, al
lavoro, alla prosperità, a tutte quelle opportunità che a chi migra sono state negate.
Tuttavia, il percorso migratorio non è mai è una strada facile, perché costellata di pericoli e di delusioni. La speranza viene messa, infatti, a dura prova a ogni passo: prima e durante il
viaggio, quando trafficanti spietati sfruttano la disperazione di chi fugge, e, se il viaggio giunge alla meta, nei campi profughi e poi nel Paese di destinazione, dove la realtà si presenta molto
spesso assai diversa dalle aspettative. Molti scoprono che il loro sogno è ben più difficile da realizzare di quanto avessero immaginato.
Tuttavia, se è la speranza che spinge a migrare, è anche il sentimento che sostiene i migranti attraverso tutte le innumerevoli difficoltà. Nonostante le sfide, le umiliazioni, l’emarginazione,
gli abusi, la speranza, infatti, permane e si trasforma: per alcuni diventa la possibilità di inviare denaro per aiutare i familiari rimasti nel Paese d’origine, per altri la possibilità che i figli
possano integrarsi e avere un’esistenza migliore, per altri ancora è la possibilità di tornare un giorno nella terra d’origine e di ricongiungersi con la propria comunità.
In ogni modo, la speranza è una forza universale che collega il passato di chi parte, il presente di chi è in cammino e il futuro che si cerca di costruire.
Raffaello, Speranza, 1507; Roma, Pinacoteca Vaticana.