In un’epoca caratterizzata dalla globalizzazione, dove culture diverse sono costrette al confronto e alla condivisione dello stesso territorio, la migrazione è diventata un elemento centrale della nostra quotidianità. Le società contemporanee sono attraversate da flussi di persone che si spostano per ragioni economiche, politiche, personali, per sfuggire a guerre, povertà e persecuzioni, o per cercare condizioni di lavoro e una qualità di vita migliori.
Questo fenomeno solleva questioni delicate e complesse sul modo di percepire l’altro, lo straniero, e di relazionarci con lui. In Italia, come in molti altri Paesi, la presenza degli “immigrati” genera spesso tensioni e dibattiti politici. Riconoscendo nello straniero qualcuno che può recarci danno, non è raro che il malcontento e la paura sfocino in violenza.

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La diffidenza verso ciò che è diverso da noi è un sentimento profondamente radicato nella psicologia umana. Per natura, tendiamo a definire la nostra identità e il nostro senso di appartenenza a una comunità (come un gruppo etnico) distinguendoci dagli altri. Identifichiamo, cioè, non solo le caratteristiche che ci descrivono, ma anche quelle che ci rendono “non-altro”. Questo meccanismo psicologico, pur essendo normale, può portare inevitabilmente alla creazione di pregiudizi e stereotipi, che sfociano in comportamenti di esclusione, isolamento e discriminazione.
Tuttavia, abbiamo il dovere morale di prendere coscienza di queste dinamiche, per contrastarle in modo efficace.



Il percorso verso l'accettazione dell'altro è impegnativo ma cruciale per la nostra crescita come esseri umani. L'incontro con la diversità, infatti, ci permette di ampliare i nostri orizzonti e di arricchirci culturalmente e spiritualmente.
Il passo biblico del Deuteronomio 10, 19 recita: «Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d'Egitto». Questo comandamento invita i fedeli a mettersi nei panni degli stranieri e a riconoscere il valore che ogni individuo intrinsecamente possiede, al di là della sua provenienza, per contribuire alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.

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