Il fenomeno migratorio è spesso al centro di un dibattito acceso, diviso tra chi lo percepisce come una minaccia e chi lo riconosce come un'opportunità. Ma perché i migranti sono visti con sospetto?
Quali sono le reali conseguenze e i benefici per i Paesi che li accolgono?
La paura è spesso alimentata da una narrazione distorta, frutto di campagne mediatiche e politiche che legano l'immigrazione a crisi e insicurezza, ignorando dati e realtà sociali. Si tende a credere
che i migranti rubino posti di lavoro, sovraccarichino i servizi pubblici e minaccino la nostra identità culturale. Queste percezioni, diffuse dalla disinformazione, non tengono conto della complessità
del fenomeno.
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Sebbene l’immigrazione presenti delle sfide, come la necessità di strutture di accoglienza adeguate, l’integrazione sociale e la gestione dei flussi irregolari, offre anche significative opportunità. Infatti, secondo il
Centro Studi IDOS,
i migranti contribuiscono in modo essenziale all'economia: nel 2024, il loro apporto imprenditoriale ha visto una crescita notevole.
L'UNHCR
(Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati),
inoltre, promuove l'inclusione lavorativa dei rifugiati, riconoscendo le aziende più virtuose attraverso iniziative come il progetto
“Welcome”,
che nel 2024 ha permesso a oltre 16 200 rifugiati in Italia di avviare percorsi
professionali.
Dati recenti, come quelli del
XV Rapporto “Gli stranieri nel mercato del lavoro”,
evidenziano che nel 2024 gli occupati stranieri hanno superato i 2,5 milioni, pari al 10,5% del totale, con il 70% dei rapporti di lavoro
domestico che li riguarda. Le imprese individuali gestite da cittadini non comunitari sono circa 393 000, il 13 ,3% del totale, con picchi regionali che superano il 20%.
Nel 2025 i migranti costituiscono circa il 3,6% della popolazione mondiale, ma contribuiscono a oltre il 10% del valore globale di beni e servizi prodotti ogni anno, generando circa 3,5 trilioni di dollari in più rispetto a
quanto avrebbero prodotto nei Paesi d’origine. I migranti apportano benefici significativi alle società ospitanti, grazie alle loro competenze, al rafforzamento della forza lavoro, agli investimenti e alla ricchezza culturale
che introducono. Rivestono inoltre un ruolo cruciale nel migliorare le condizioni di vita delle comunità nei Paesi di origine, attraverso il trasferimento di conoscenze, esperienze e risorse economiche.
Come sottolineato da Medici Senza Frontiere
Organizzazione umanitaria internazionale indipendente che fornisce assistenza medica e soccorso in zone di conflitto, disastri naturali, epidemie e crisi sanitarie.
nel suo
report
sulle popolazioni in fuga, dietro ogni migrante si nasconde una storia di fuga da guerre, povertà o persecuzioni. L'assistenza umanitaria è quindi fondamentale per
garantire dignità e sicurezza.
I migranti portano con sé competenze, culture e una grande resilienza. La migrazione può diventare un motore per lo
sviluppo sostenibile,
favorendo la crescita economica e sociale tanto nei Paesi d’origine quanto in quelli di destinazione.
Le rimesse che inviano alle famiglie rappresentano, ad esempio, un'importante fonte di sostegno economico a livello globale.
Le politiche inclusive, come quelle del
Portale Integrazione Migranti,
facilitano l'accesso all’istruzione, al lavoro e alla sanità, rafforzando la coesione sociale: una società multiculturale non è solo una realtà demografica, ma una
scelta politica e culturale.
In conclusione, i migranti non sono un problema da risolvere, ma una risorsa da valorizzare. La vera sfida è costruire ponti, non muri.