• marchio
  • HOME
    • Fragile è la condizione umana
    • Il diritto alla salute
      • La cura
      • Il rapporto tra medico e paziente
    • La bioetica
      • Tra Stato italiano e Chiesa cattolica
      • Eutanasia, suicidio assistito
        e testamento biologico
    • La prospettiva islamica sulla salute
    • La prospettiva delle altre religioni


LA PROSPETTIVA ISLAMICA
SULLA SALUTE

Nel contesto islamico, la malattia e la sofferenza sono viste come opportunità per espiare i peccati e dimostrare forza di spirito, guadagnando così un buon giudizio davanti agli occhi di Dio (Allah). Il Corano insegna che il corpo è un dono divino che deve essere curato e preservato, in attesa di essere restituito al Creatore per il giudizio finale.
La malattia e la morte sono viste come parte dell’imperscrutabile piano di Dio. Pertanto, anche l’etica musulmana si basa sul principio di sacralità dell’esistenza.
Nell’ambito della salute, per i musulmani la fede nel potere esercitato da Dio sulla vita di ogni persona si associa alla fiducia nell’azione del medico e dei farmaci, che si traduce in un atteggiamento positivo verso i progressi della medicina.

Descrizione dell'immagine

Nonostante questa premessa, il tema dell’eutanasia presenta diverse complessità nel dibattito islamico:

  • il Corano non si esprime esplicitamente sull’argomento, pertanto non si è ancora raggiunto un punto di vista comune;
  • mentre sono contemplate alcune giustificazioni per porre fine a una vita (come sentenze legali, autodifesa, guerra “giusta”), l’eutanasia non viene menzionata;
  • ci si interroga sulla lecita possibilità di rispettare la volontà del malato in contrapposizione al dovere di preservare la vita umana.

Tuttavia, c’è accordo tra le diverse scuole giuridiche islamiche nel rifiutare l’accanimento terapeutico, quando gli interventi medici non sono più utili a migliorare la salute del paziente.
È inoltre ammessa la possibilità di redigere un testamento biologico, purché questo non contrasti la Legge sacra (shari’a).

Descrizione dell'immagine

È importante notare che il senso islamico della sacralità del corpo si rivela, tra le altre cose, in un elevato senso del pudore e nella ritrosia a esporre la nudità. Questo aspetto richiede particolare attenzione durante le visite mediche e nell’interazione con il personale sanitario, con una preferenza, ad esempio, per medici dello stesso sesso del paziente. Secondo il diritto islamico, infatti, il corpo appartiene a Dio e l’uomo ha il compito giuridico di non danneggiarlo, né di nuocere all’anima che è a esso connessa.

Descrizione dell'immagine

Come i cristiani, i musulmani considerano la morte cerebrale La cessazione definitiva delle funzioni cerebrali integrate, per cui il paziente perde tutti i riflessi del tronco encefalico, responsabile delle funzioni vegetative che servono a mantenere in vita il corpo, come la respirazione. In questo stato, il paziente vive in coma profondo grazie al supporto artificiale dei macchinari. una morte definitiva, che implica la separazione dell’anima dal corpo. Nel rispetto della dignità del donatore e prendendo in considerazione il Bene della comunità, la religione islamica consente la donazione e il trapianto di organi. Rispetto al cristianesimo, che considera questa pratica come la possibilità di donare un proprio organo, l’islam la interpreta come liceità di mutilare il corpo per scopi benefici.

Quale vita finisce?
×