Induismo e giustizia sociale

Dharma: l'insieme dei doveri morali e religiosi che riguardano tutto l'ambito umano

Artha: le attività della vita pratica (come la politica)  

Kama: amore e piacere sessuale

Poiché i contesti sociale, culturale, filosofico e politico sono intrinsecamente legati fra loro, per comprendere il diritto indù è necessario conoscere l'induismo.

Tra i valori tipicamente induisti che tengono fede al dharma vi sono l'autocontrollo, la purezz a, la veridicità e la nonviolenta (ahimsa).

Nel testo Dharmasastra si evince che per il credente induista vi siano tre fini (trivarga) dell’esistenza umana, utili a giungere alla liberazione (moksa) dal ciclo del samsara.

È la pratica della nonviolenza a contraddistinguere in particolar modo il senso di giustizia sociale ricercato dall’induismo.

Il maggior rappresentante del tema è stato Mohandas Gandhi (1869-1948), il Mahatma (la grande anima).
Egli si oppose pacificamente al controllo inglese sull'India.
La sua forma di lotta politica (satyagraha) si esprimeva attraverso forme di non collaborazione con il governo e ribellioni volte al riconoscimento dei diritti politici di ogni membro della società.

I suoi principi sono riassumibili in: 

AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI

NONVIOLENZA

TOLLERANZA RELIGIOSA

Dharmasastra

Sono i libri della legge. Oltre alle norme giuridiche offrono indicazioni sulle norme etiche e di comportamento da seguire. Il più noto è il Codie di Manu, formatosi tra il 200 a.C. e il 100 d.C.