La religione islamica considera Adam il primo profeta, colui che trasmette agli altri uomini il ruolo di vicari, con la possibilità di peccare contro Allah oppure di onorarlo.
Il Paradiso è visto come un luogo da conquistare e meritare attraverso l'esercizio della devozione.
Rispetto alle idee trasmesse dal racconto biblico, nel Corano
(sura 7):
Per i musulmani il
matrimonio
(nikah) è un dovere religioso e civile, ma non un sacramento
(sura 2).
Allah raccomanda il matrimonio per assicurare la moralità privata, la pace sociale e per moltiplicare il numero di credenti
(sura 24).
È un accordo stipulato di fronte a due testimoni e portato a compimento soddisfacendo alcuni requisiti:
Inoltre, un uomo può sposare una donna di un'altra fede riconosciuta, mentre a una donna non è concesso sposare uomini di diverso credo.
Il padre è il rappresentante della legge e della società all'interno della famiglia. In questo tipo di contesto, i figli sono sotto la tutela
del padre, il quale li educa ai doveri familiari e civili.
La madre detiene il legame biologico con i figli e li introduce ad usi, costumi e proibizioni culturali.
Da adulti, i figli che lavorano hanno l'obbligo di supportare la
famiglia.
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