La Costituzione italiana attribuisce alla famiglia un ruolo fondamentale all’interno della società. Tuttavia, il concetto
di famiglia nel corso degli anni ha subito profonde trasformazioni, richiedendo interpretazioni evolutive del dettato
costituzionale per adattarsi ai cambiamenti socioculturali.
L’articolo 9 afferma che «la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia
dell'unità familiare». Questa formulazione riflette la visione tradizionale della famiglia prevalente nel mondo occidentale.
L’articolo 30, invece, si concentra sul rapporto genitori-figli, stabilendo che «è dovere e diritto dei genitori mantenere,
istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a
che siano assolti i loro compiti».
Un punto di svolta nella concezione giuridica della famiglia in Italia è rappresentato dalla Legge 898/1970, che ha introdotto il divorzio prevedendo «lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio» in presenza di determinate condizioni. Questa legge ha superato la visione dell'indissolubilità del matrimonio, aprendo la strada a una concezione più flessibile dell'istituto familiare. Negli anni successivi, la disciplina del divorzio è stata oggetto di ulteriori riforme, come la Legge 74/1987 e la Legge 55/2015 che hanno gradualmente ridotto i tempi per ottenere il divorzio dopo la separazione. Con l'aumento di separazioni e divorzi, la società italiana ha visto crescere il fenomeno delle famiglie ricomposte, dove uno o entrambi i coniugi provengono da precedenti matrimoni e possono avere figli da relazioni precedenti. Il ruolo dei nuovi partner di genitori divorziati (i cosiddetti “genitori sociali”) ha sollevato questioni giuridiche rilevanti. In linea con i princìpi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (1989), che pone al centro l'interesse superiore del minore e il suo diritto a mantenere relazioni affettive significative, la Corte di Cassazione tutela il legame affettivo che si instaura tra i genitori sociali e i figli del coniuge, soprattutto nei casi di lunga convivenza. Tuttavia, l’ordinamento italiano non riconosce a queste figure parentali lo status, quindi i diritti e i doveri, di genitore.
Nel corso degli ultimi decenni, la società italiana ha visto l'affermarsi di modelli familiari diversi da quello tradizionale. Con la sentenza
n. 138/2010,
ad esempio, la Corte Costituzionale, pur non ammettendo il diritto al matrimonio per le coppie omosessuali, ha affermato che l'unione omosessuale
rientra tra le formazioni sociali tutelate
dall'articolo 2
«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove
si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».
della Costituzione. Successivamente, la
Legge Cirinnà
del 2016, ha introdotto la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto,
attribuendo diritti e doveri anche alle coppie non unite in matrimonio. Con la sentenza
n. 162/2014
sulla fecondazione eterologa
La fecondazione assistita è una procedura in cui un ovulo femminile viene fecondato in laboratorio con uno spermatozoo maschile.
Si parla di fecondazione omologa quando ovuli e spermatozoi vengono raccolti dai membri della coppia che si sottopone
alla procedura, e di fecondazione eterologa quando almeno uno dei due gameti proviene da un donatore.
e la n. 32/2021
sul riconoscimento dei figli nati all'estero da maternità surrogata
Avviene quando una donna mette a disposizione di un’altra famiglia il proprio utero per la gestazione di embrioni creati
in vitro e successivamente impiantati.,
la Corte ha progressivamente ampliato la salvaguardia dei legami familiari.
Tuttavia, nonostante questi sviluppi, permangono significative lacune legislative che rendono necessari ulteriori interventi per garantire
la piena validazione delle famiglie omogenitoriali e la disciplina della genitorialità sociale, ambiti in cui l'Italia risulta ancora indietro
rispetto ad altri Paesi europei.
PANORAMICA ITALIANA