Per comprendere meglio chi è “il prossimo da amare”, ci affidiamo alle parole con cui Gesù rispose a un dottore della Legge che gli rivolse precisamente
questa domanda: «E chi è il mio prossimo?» nel momento in cui il Maestro aveva richiamato il Comandamento del Levitico.
«Gesù riprese: Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un Samaritano
Membro
di una popolazione originaria della Samària, regione situata tra la Galilea e la Giudea, in Palestina. In seguito alla deportazione degli Israeliti
da parte degli Assiri nel 722 a.C., i Samaritani si mescolarono con le popolazioni locali, sviluppando una variante religiosa distinta dall’ebraismo,
che riconosceva come testo sacro il solo Pentateuco. Per questa ragione erano considerati impuri ed eretici dagli ebrei.,
che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione
Dal latino cum,
“insieme” e patior, “soffro”. È la condivisione delle sofferenze altrui, una partecipazione attiva e intima al dolore degli altri..
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più te lo pagherò al mio
ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?”. Quello rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”.
Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così”» (Luca 10, 25-37).
Nella parabola, Gesù guida il dottore della Legge verso una comprensione autonoma di chi sia il prossimo, usando un metodo pedagogico che lo coinvolge attivamente. L’interlocutore giunge così a riconoscere che la sua domanda iniziale è radicalmente sbagliata, poiché implica una classificazione che divide le persone tra chi è prossimo e chi non lo è. Questo approccio esclusivo contrasta con l’amore di Dio che Gesù predica, un amore inclusivo che abbraccia tutti gli uomini, anche gli estranei, in quanto membri dell’unica famiglia umana. L’uomo ferito sulla strada da Gerico a Gerusalemme potrebbe essere chiunque: la sua identità sconosciuta è proprio il cuore dell’insegnamento. Il levita e il sacerdote, figure sacre autorizzate ad accedere al Santo dei Santi del Tempio di Gerusalemme, dove era custodita la Torah Il termine significa “legge” ed è il nome del complesso testuale composto dai primi cinque libri del Tanakh, la Bibbia ebraica. Quest’ultima corrisponde all’Antico Testamento della Bibbia cristiana. La Torah è conosciuta come Pentateuco dai cristiani. Contiene la narrazione della creazione del mondo, la storia del popolo ebraico e le leggi divine date a Mosè., ignorano il ferito, assorbiti dalle loro incombenze. Paradossalmente, è un Samaritano, al tempo considerato una persona stolta ed empia, a fermarsi e soccorrere il malcapitato, mostrando vera compassione e condividendo la sua sofferenza.