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15 di Nisan (marzo/aprile)

Il termine ebraico Pesah significa “passaggio” e si riferisce all’episodio biblico secondo il quale l’angelo sterminatore si fermò nelle case degli egiziani uccidendo tutti i primogeniti e invece “passò oltre” le case degli ebrei, che avevano marcato le loro porte con del sangue d’agnello, risparmiandone i figli.

A questo significato se ne aggiunse un altro: durante la Pesah infatti viene ricordato l’Esodo, l’uscita degli israeliti dall’Egitto guidati da Mosè attraverso il mar Rosso, il passaggio dalla schiavitù alla libertà. La schiavitù e la liberazione dall’Egitto costituiscono la pietra di fondazione su cui poggia tutta la storia d’Israele.

È una festa celebrata non solo dagli ebrei osservanti, perché è considerata una sorta di festa nazionale della famiglia.

Inizia tra il 14 e il 15 del mese ebraico di Nisan che cade nei mesi di marzo-aprile del calendario ordinario. In Israele la Pesah dura sette giorni, fuori d’Israele otto, dei quali il primo e l’ultimo di festa solenne.

La ricorrenza richiede un’accurata preparazione: bisogna eliminare dalla casa ogni tipo di sostanza lievitata, il che implica un’accuratissima e scrupolosa pulizia.

Si deve far uso, per l’intera settimana, di pane azzimo, un pane non lievitato. Tutto ciò in ricordo del fatto che gli ebrei quando furono liberati dalla schiavitù dovettero lasciare l’Egitto tanto in fretta da non avere il tempo di far lievitare il pane.

La prima sera di Pesah si svolge una cena speciale chiamata Seder. Tale cerimonia si compone di una serie di gesti ben precisi: la famiglia si riunisce intorno a un tavolo apparecchiato in modo particolare e si legge l’Haggadah, il racconto dell’esodo degli ebrei dall’Egitto.

Sulla tavola apparecchiata si trovano cibi che sono segni e simboli significativi di ciò che è accaduto 4000 anni fa: tre azzime, una zampa di agnello arrostita, l’uovo sodo simbolo della circolarità della storia ebraica, lo haroseth, una composta di frutta, tre specie di erbe amare che simboleggiano l’amarezza e la difficile vita durante la schiavitù.

I riti del Seder e il testo della Haggadah vogliono far rivivere il passaggio dalla schiavitù alla libertà. Si racconta ai propri figli quest’evento come fosse presente, spiegando, commentando e analizzando i suoi significati. La Pesah diventa per i fedeli un’esperienza da rinnovare e sperimentare tutti insieme ogni anno.