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Marzo/aprile

La Pasqua è celebrata da tutto il mondo cristiano, ma in date differenti poiché la Chiesa ortodossa utilizza il calendario giuliano, mentre le Chiese protestanti e cattolica utilizzano il calendario gregoriano.

È la festa religiosa più importante e solenne per i cristiani poiché celebra la risurrezione del Figlio di Dio, evento fondante e centrale del credo cristiano.

Tutte le confessioni del cristianesimo condividono la fede nella risurrezione di Gesù, motivo per cui festeggiano la Pasqua seppur con qualche differenza.

Inizialmente la Pasqua cristiana veniva celebrata ogni domenica, solo successivamente si impose la celebrazione annuale. Fissare la sua datazione fu motivo di controversie; solo con il Concilio di Nicea del 325 fu collocata nella domenica successiva al plenilunio di primavera. Oggi la celebrazione cade nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile.

Il tempo liturgico della Pasqua dura 50 giorni, ingloba la festività dell’Ascensione e della Pentecoste. È un periodo dal carattere festoso, un lungo giorno di gioia dopo il periodo di penitenza della Quaresima.

La veglia pasquale è il cuore della festa e dell’intero anno liturgico. È una celebrazione complessa che si articola in quattro momenti: liturgia della luce, liturgia della parola, liturgia battesimale e liturgia eucaristica.

La cerimonia si svolge al buio, l’ambiente viene illuminato dal cero pasquale benedetto, simbolo dello Spirito Santo. Alla luce del cero viene fatto l’annuncio della risurrezione con inni di ringraziamento e lode al Signore.

Vengono letti sette brani del Vecchio Testamento, vengono battezzati nuovi cristiani e si chiede a coloro che già lo sono di rinnovare le promesse battesimali.

Il giorno di Pasqua il Papa impartisce la benedizione Urbi et Orbi, cioè “alla città (di Roma) e al mondo”. La benedizione assolve tutti i peccati temporali dei presenti in piazza San Pietro e di coloro che la ricevono grazie ai mezzi di comunicazione.

La Chiesa prevede per i cattolici l’obbligo di confessarsi e ricevere l’eucaristia almeno una volta nel periodo pasquale.

Le tradizioni legate a questa festa variano molto da paese a paese. Diffusa nella cultura anglosassone e americana è l’Easter egg roll, una caccia alle uova da parte dei bambini; quella più famosa si tiene ogni anno alla Casa Bianca.

In alcuni paesi nel nord Europa avviene una curiosa contaminazione con antiche credenze: si accendono dei falò e poi le ceneri vengono sparse sui campi come gesto propiziatorio.

Una manifestazione molto particolare e antica è quella che avviene a Firenze ogni domenica di Pasqua con lo “scoppio del carro”. Un carro con una torre pirotecnica viene trasportato da quattro buoi davanti alla cattedrale. Una colombina di cartapesta manovrata attraverso un filo deve colpire e innescare i fuochi d’artificio: la buona riuscita si interpreta come segno benaugurale.

Simboli ormai diffusi di questa festa sono le uova (oggi di cioccolato) e i conigli. Secondo la tradizione l’usanza della decorazione delle uova nasce dal fatto che in passato durante la Quaresima era vietato mangiarle. Alla Pasqua ci si ritrovava con un gran numero di uova non più commestibili. Si decideva così di bollirle e poi decorarle.

La simbologia dell’uovo è evidente: da esso nasce la vita. L’uovo diventa emblema del Cristo risorto, rinato. Il coniglio è invece simbolo primaverile di rinascita e fecondità.

Il giorno successivo alla Pasqua, il “lunedì dell’Angelo” conosciuto come “Pasquetta” si celebra l’annunciazione della risurrezione da parte dell’Angelo. Tale festa è stata riconosciuta in Italia solo nel dopoguerra.