Nel corso del XVIII secolo, si ha in Europa un vertiginoso aumento della produzione agricola, che, offrendo una grande quantità di generi alimentari, consente alla popolazione di crescere enormemente, balzando dai 118 milioni del 1700 ai 140 del 1750, fino ai 193 della fine del ‘700...
La produzione di tipo industriale si sviluppa in Inghilterra a partire dal 1780, per diffondersi poi in tutta Europa. Si tratta di una svolta epocale, che non a caso è stata definita la rivoluzione industriale. I costi e i tempi necessari a produrre si riducono drasticamente...
Nonostante qualche significativa differenza, la cartina dell’Europa del 1815 somiglia molto a quella che fotografava il continente nel 1789, alla vigilia della rivoluzione francese. Gli accordi presi dal Congresso di Vienna, in effetti, non tengono minimamente conto dei sentimenti nazionali...
Se nel 1815 la carta d’Europa torna a somigliare a quella del 1789, vi sono tuttavia delle differenze. I territori italiani, in particolare, continuano a essere, per le grandi potenze, un ricco terreno di scambio. Il principale dominatore della penisola è ora la corona asburgica...
Tra il 1820 e il 1821, in tutta Europa, scoppiano moti e rivolte indirizzati a ottenere riforme politiche e, in qualche caso, economiche. Le agitazioni si ripeteranno tra il 1830 e il 1831, e poi ancora nel 1848, quando raggiungeranno il più alto grado di intensità...
Il processo che porterà all’Unità d’Italia comincia con una serie di fallimenti tra il 1848 e il 1849. In quei mesi, infatti, il regno di Sardegna viene sconfitto dall’Austria nella prima guerra d’indipendenza, mentre le insurrezioni democratiche...
Ciò che più spicca, sulla carta europea del 1871, è la presenza di due importanti Stati di recente formazione: da una parte l’Italia, che in seguito alla terza guerra di indipendenza ha inglobato anche il Veneto; dall’altra la Germania, che ha raggiunto l’unità...